Arianna Valloni e l’emozione della Cerimonia d’Apertura di Tokyo2020

Arianna Valloni ha vent’anni e probabilmente si renderà conto solamente fra qualche giorno di quanto immensa sia l’opportunità che con passione e sacrificio si è conquistata.

Le Olimpiadi sono da sempre quel mix meraviglioso di mostri sacri e atleti che difendono bandiere addirittura difficili da riconoscere, di palestre e piscine condivise da atlete e atleti che festeggiano solo se è d’oro e atlete e atleti che sono già euforici per il semplice gusto di esserci.

Per Arianna, probabilmente vale l’una e l’altra cosa: esserci, sognare, godersela, provarci e vivere alla grande il regalo più bello che si è fatta, passando ore ed ore in piscina fin da quando era molto piccola. Quando dopo lo show registra un vocale la voce è ancora emozionata ma si potrebbe dire anche “stanca” perché la giornata della Cerimonia fra spostamenti e lunghe attese parte sempre prestissimo. Ma probabilmente il dolore dei tacchi alti non può nulla contro la gioia del portare la bandiera del proprio paese alla Cerimonia di Apertura dei Giochi Olimpici: “Siamo appena rientrati dalla Cerimonia (sono le 23 a Tokyo, ndr) ed è stata un’emozione bellissima, sono felicissima, mi tremavano le gambe ed ho anche avuto paura di fare una figuraccia su questi tacchi! Invece è andato tutto molto bene, è stato tutto stupendo, peccato non aver avuto il pubblico, siamo un po’ dispiaciuti, probabilmente sarebbe stato ancora più emozionante ma sono certa che mi porterò questi momenti con me per tutta la vita. Non so se mi succederà ancora per cui non voglio dimenticarmela mai più”.

Arianna Valloni sarà anche la prima sammarinese in gara, la biancazzurra scenderà in vasca nei 1500m stile libero (competizione all’esordio olimpico nel femminile) lunedì 26 luglio mentre il prossimo 28 luglio sarà al via delle batterie degli 800m stile libero.